Un seminario sulla VR con gli studenti di Ferrari Fashion School
- FOCUS
- 11 Febbraio 2025

Lo scorso dicembre, gli studenti del secondo anno del bachelor of arts in Fashion Business & Digital Marketing di Ferrari Fashion School hanno partecipato a un seminario sull’applicazione della realtà virtuale nel teatro e nei beni culturali. L’incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano è stato tenuto nella sede di via Savona dai ricercatori del PNRR CHANGES Vincenzo Pernice ed Elena Radaelli, ospiti del corso New Media Strategies di Carolina Guajana. Al termine del seminario, gli studenti sono stati coinvolti in un project work per analizzare sfide e opportunità della VR in ambito culturale.
Pubblichiamo un resoconto del seminario unitamente ad alcune considerazioni emerse dai lavori degli studenti.

Una poltrona nel metaverso
Durante la presentazione frontale, i ricercatori di Unimi hanno illustrato il loro progetto di “poltrona nel Metaverso”, mostrando esempi concreti di come la realtà virtuale possa essere integrata nell’esperienza culturale e teatrale. Sono state presentate diverse modalità di applicazione, tra cui video a 360°, soluzioni interattive e app sviluppate con l’utilizzo di tecnologie web3, adattate alle caratteristiche uniche di ogni teatro. Il progetto ha messo in luce le collaborazioni con importanti partner come il Teatro Colla, il Teatro Franco Parenti e il Teatro Petruzzelli di Bari.
L'esperienza con i Meta Quest 3
Al termine della presentazione frontale, gli studenti hanno avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona cosa significa interagire con la realtà aumentata e virtuale. Grazie ai visori Meta Quest 3 messi a disposizione dal PNRR CHANGES, i giovani hanno fruito una playlist di video 360° realizzati da Impersive e alcuni contenuti in anteprima relativi al progetto Marionette 3.0. Tra gli highlights menzionati dagli studenti è stato lo show di Armani filmato da Impersive, dove i partecipanti si sono ritrovati in una stanza con ballerini che danzavano mentre indossavano i capi della collezione 2022, creando una sensazione di immersione totale. Altra esperienza molto apprezzata è stata quella realizzata con la Fondazione Prada, che ha portato gli spettatori a esplorare virtualmente la città di Venezia e a scoprire i suoi beni culturali più iconici.
Per molti dei partecipanti, si trattava della prima esperienza del genere e le reazioni sono state di stupore e di entusiasmo. L’interazione con queste tecnologie ha suscitato una forte impressione, dimostrando l’enorme potenziale nel rendere la cultura e il teatro accessibili in modi nuovi e coinvolgenti.

Sfide e opportunità della VR
A chiusura del seminario, durante i momenti di dibattito e di project work, gli studenti si sono mostrati fiduciosi sulle potenzialità delle nuove tecnologie. Ha scritto un primo gruppo: “L’introduzione della digitalizzazione non solo offre nuove opportunità di fruizione, ma avvicina anche un pubblico più giovane, spesso lontano dalle tradizionali modalità di fruizione culturale. Il metaverso e la realtà aumentata offrono esperienze interattive che trasformano il modo di vivere il patrimonio, rendendo la cultura più dinamica, accessibile e, soprattutto, affascinante per le nuove generazioni”.
Un secondo gruppo ha invece sottolineato gli aspetti problematici: “L’iniziativa è apparsa a tutti noi come un progetto ambizioso e promettente, con solide basi tecnologiche e culturali. Tuttavia, abbiamo discusso anche delle sfide che potrebbe incontrare. Il costo elevato delle attrezzature necessarie e la scarsa familiarità del pubblico con la realtà virtuale potrebbero rappresentare ostacoli significativi. Inoltre, l’approccio tradizionalista di parte del pubblico e delle istituzioni teatrali italiane potrebbe rallentare l’adozione di queste innovazioni. Nonostante queste difficoltà, rimaniamo fiduciosi sul potenziale del progetto. La combinazione tra l’eredità culturale italiana e le tecnologie immersive apre la strada a nuove dimensioni esperienziali, arricchendo il modo in cui viviamo il teatro e la cultura. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso il futuro, permettendo al pubblico di esplorare mondi e prospettive ancora sconosciuti”.

Nuove modalità di fruizione della cultura
Un terzo gruppo ha sintetizzato il messaggio di fondo del seminario: “I ricercatori ci hanno spiegato che il loro obiettivo non è eliminare l’esperienza fisica dell’arte, ma piuttosto offrirci contenuti extra, accessibili solo tramite strumenti di realtà virtuale. Questa sinergia tra tradizione e innovazione punta a creare nuove modalità di accesso e coinvolgimento per il pubblico, offrendoci la possibilità di esplorare il mondo dell’arte da prospettive inedite. Questa esperienza ci ha fatto riflettere sulle immense potenzialità della realtà virtuale nel contesto culturale. Abbiamo capito che, se usata in modo interattivo e conoscitivo, può ampliare le possibilità di fruizione artistica, offrendo prospettive che l’esperienza reale spesso non consente”.
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In sintesi, il seminario è risultato stimolante e formativo per tutti i partecipanti, per questo i ricercatori sperano di poterlo replicare per condividere gli avanzamenti del progetto e raccogliere ulteriori feedback da parte degli studenti.
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Docente di digital marketing presso Domus Academy, IED, Polimoda e Ferrari Fashion School, dopo oltre un decennio di esperienza in aziende del lusso. Dottoranda in Strategic Technology Management, combina ricerca accademica e consulenza aziendale su IA e nuove tecnologie.
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