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Rivoluzione Virtuale: marionette e tecnologia si incontrano in un'app

Il Teatro Colla, iconico simbolo del teatro delle marionette, si proietta nel futuro con un’app in realtà virtuale (VR) che reinventa l’arte tradizionale e la rende accessibile a nuovi pubblici. Per saperne di più, abbiamo intervistato il creatore dell’app, realizzata nell’ambito del progetto PNRR CHANGES Marionette 3.0, Francesco Laezza, che ci ha guidato alla scoperta di questa entusiasmante iniziativa. Appassionato di programmazione e ambienti interattivi, Francesco si è dedicato alla creazione di un’esperienza virtuale unica, capace di immergere gli utenti nel ruolo di marionettisti. “La mia idea è nata dall’unione tra le competenze grafiche 3D della collega Alessia Musa e il mio desiderio di esplorare le potenzialità della realtà virtuale,” racconta. Con un passato di esperimenti nell’ambito della realtà aumentata, il passaggio alla VR rappresenta per lui una naturale evoluzione, finalizzata a creare esperienze interattive che siano inclusive e accessibili. “Ho sempre cercato di coniugare tecnologia e accessibilità, per consentire a chiunque di sperimentare il fascino delle marionette in un modo nuovo.”

Attualmente, l’app è ancora in fase di sviluppo, ma una demo è già stata presentata in occasione di alcuni eventi e seminari aperti al pubblico, riscuotendo grande interesse. Vi terremo aggiornati su quando sarà disponibile per il download!

Sfide Tecniche e Artistiche

La realizzazione dell’app ha richiesto un intenso lavoro tecnico e creativo. “Tornare a programmare dopo anni è stato impegnativo, così come reperire materiale audio-visivo in tempi ristretti,” racconta Francesco. Tuttavia, l’utilizzo di strumenti basati sull’intelligenza artificiale si è rivelato cruciale. Grazie a queste tecnologie, è stato possibile creare script, musiche e dettagli grafici di alta qualità, nonostante le risorse limitate. “La chiave è stata sfruttare le mie competenze tecniche per ottenere risultati professionali anche lavorando da solo.”

Inclusività e Accessibilità al Centro

Un aspetto fondamentale dell’app è il suo approccio inclusivo. “In Italia, molte persone non hanno mai provato un visore VR. Ho voluto creare un prodotto accessibile sia ai neofiti sia a chi ha più familiarità con queste tecnologie,” spiega Francesco. L’app invita gli utenti a sperimentare e giocare senza timore, rendendo la tecnologia un ponte verso l’arte. Un approfondimento sul tema dell’inclusività sarà trattato in un prossimo articolo, dove esploreremo come questa app possa rendere l’esperienza del marionettista fruibile anche a bambini e persone con difficoltà motorie.

La Narrazione: punto focale dell’Esperienza

La forza narrativa del teatro delle marionette trova una nuova dimensione nella realtà virtuale. Francesco immagina un mondo in cui le marionette interagiscono con gli utenti, raccontando storie che uniscono il soggetto umano all’oggetto artistico. “La VR offre possibilità creative infinite: con un po’ di immaginazione, ogni elemento può diventare parte di una narrazione immersiva.”

Uno degli aspetti più affascinanti dell’app è la sua capacità di raccontare storie in un contesto immersivo. “La realtà virtuale offre infinite possibilità creative,” spiega Francesco. “Ho cercato di trasporre nella VR il fascino delle marionette, creando un dialogo tra l’utente e i personaggi virtuali che reagiscono ai suoi movimenti.”

Attraverso questa interazione, l’app trasforma il teatro delle marionette in un’esperienza personale e immersiva, mantenendo viva la magia della narrazione tradizionale in un contesto tecnologico contemporaneo. L’app è stata inoltre provata e validata dai marionettisti del Teatro Colla, che ne hanno apprezzato la realistica fisica dei movimenti e hanno fornito preziosi spunti per ulteriori miglioramenti, contribuendo a rendere l’esperienza ancora più fedele all’arte originale.

Tradizione e Innovazione

Con il suo approccio, Francesco mira a costruire un ponte tra generazioni: unendo l’artigianalità del teatro delle marionette alla curiosità tecnologica dei più giovani, l’app rappresenta un esempio di come l’innovazione possa valorizzare la tradizione.

“Non pretendo di risolvere il divario tra analogico e digitale,” conclude Francesco, “ma se anche solo un bambino o un adulto si avvicina al teatro delle marionette grazie alla VR, avrò raggiunto il mio obiettivo.”

Questo progetto dimostra come la tecnologia possa non solo reinventare un’arte antica, ma anche avvicinarla a nuovi pubblici, dimostrando che il virtuale può essere uno strumento di connessione e condivisione, senza dimenticare il valore della tradizione.

Per scoprire come altre tecnologie immersive stiano rivoluzionando il mondo delle arti performative, leggi il nostro articolo su Dal palco al virtuale: la Contessina Julie a 360°, che esplora un adattamento teatrale immersivo in realtà virtuale.

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Cecilia De Martino
Dottoressa magistrale in Lettere Moderne, Assistente alla didattica degli insegnamenti del Professor Francesco Tissoni presso l'Università degli Studi di Milano

La sua attività di ricerca si focalizza su Storytelling digitale, crossmediale e transmediale.

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