L’AI Artist tra Teatro, Marionette e Media Digitali
- INTERVISTE
- 24 Marzo 2025
Nel panorama in continua evoluzione delle intelligenze artificiali applicate al mondo creativo, Alessandra Bergamaschi si distingue come una delle giovani menti più promettenti all’interno del progetto IMMERSINSCENA. AI Artist e Designer, Bergamaschi unisce la sua passione per l’estetica dei media alle competenze avanzate nell’uso di strumenti come Midjourney e ChatGPT per dare nuova vita a immagini e scenari artistici. In questa intervista, ci racconta il suo percorso, le sfide affrontate e la sua visione sull’evoluzione del settore.
Un ruolo tra arte e innovazione
Nel progetto CHANGES, Alessandra ha il compito di esplorare i limiti e le potenzialità delle IA generative applicate al teatro, con particolare attenzione alle marionette storiche del Teatro Colla. L’obiettivo? Non solo riprodurre fedelmente le marionette, ma indagare quale nuovo valore possa emergere dall’incontro tra tradizione e tecnologia.
“Il mio ruolo è quello di produrre immagini con strumenti di IA generativa, testando i limiti di questi strumenti in vari ambiti,” spiega. “Nel caso delle marionette Colla, ho lavorato per capire cosa può essere effettivamente riprodotto e quale ‘quid’ nuovo può offrire l’intelligenza artificiale a teatro, archivi e performance.”

Tecnologia e strumenti: Midjourney e oltre
Per la creazione delle immagini, Alessandra si affida principalmente a Midjourney per la componente visiva e a ChatGPT per affinare i prompt e creare altre versioni delle immagini in quanto ChatGPT sfrutta in questo DALL-E, rendendo la comunicazione con il software più precisa e performante. “Midjourney offre risultati più creativi rispetto a DALL-E, che tende a produrre immagini più fotorealistiche ma meno stimolanti. La combinazione dei due strumenti mi permette di sperimentare e ottenere risultati più vicini all’estetica desiderata.”
Tuttavia, sottolinea come il settore sia in continua evoluzione: “Il mio primo lavoro sulla Regina delle Nevi era molto più basilare rispetto a quello su Ariel de La Tempesta. È fondamentale restare aggiornati, perché ogni novità cambia il modo in cui possiamo approcciare il design.”

Le sfide delle Marionette Colla
Ogni marionetta ha rappresentato una sfida unica, soprattutto dal punto di vista del design. “Nessuna marionetta è stata riproducibile in maniera identica all’originale. Se l’obiettivo fosse stato questo, sarebbe bastato un fotografo,” afferma.
Pinocchio, ad esempio, ha rappresentato un caso complesso per via della sua notorietà legata alla versione Disney, che ha influenzato pesantemente i risultati dell’IA. “Ho dovuto trovare scappatoie per creare una versione riconoscibile ma diversa, evitando i vincoli di copyright.”
Anche marionette come la Regina delle Nevi e Ariel hanno presentato difficoltà a causa delle loro forme geometriche complesse, che l’IA fatica a interpretare. “Sembrerebbe un fallimento, ma il risultato ha aperto nuove prospettive: l’IA ha prodotto versioni alternative, stimolando interpretazioni inedite delle marionette stesse.”

Creatività umana e intelligenza artificiale: un dialogo continuo
Un aspetto cruciale del lavoro di Bergamaschi è il continuo intervento umano sui risultati dell’IA. “Non c’è stata alcuna fedeltà immediata nei risultati. Ho sperimentato con più di 100 immagini per marionetta, modificando costantemente i prompt per ottenere versioni sempre più vicine all’idea di partenza.”
Sottolinea, però, come l’IA non sia destinata a sostituire il tocco umano: “L’intelligenza artificiale è solo uno strumento. Funziona perché c’è una mente umana che analizza, modifica, rielabora. È un processo più umano di quanto si pensi. L’IA aiuta, ma non sovrasta la creatività.”
Consigli per chi vuole iniziare
Per chi desidera avvicinarsi a questo campo, Alessandra suggerisce di partire dallo strumento più vicino alla propria sensibilità creativa. “Io sono partita da DALL-E, ma non ma non mi soddisfaceva nè nell’impiego del software nè nei risultati. Con Midjourney ho trovato la mia strada. Serve un background accademico, ma non solo: specialmente per l’IA il materiale in rete è molto dinamico e aggiornato.”
La chiave? Rimanere curiosi e aggiornati. “Seguite chi lavora già nel settore, sperimentate e non smettete mai di testare nuovi strumenti.”
Alessandra Bergamaschi rappresenta un esempio di come l’arte e la tecnologia possano coesistere e influenzarsi a vicenda. Con il suo lavoro, dimostra che la creatività umana rimane il fulcro, anche quando si sperimenta con le potenzialità immense dell’intelligenza artificiale… e il progetto IMMERSINSCENA è solo l’inizio di questa rivoluzione estetica e digitale.